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Con i suoi 1945 numeri di ordine, organizzati per denominazione e relativa descrizione originali, il catalogo del Museo di Anatomia Patologica dell'Università di Firenze rappresenta la memoria scientifica e didattica non solo di un'istituzione, ma anche di una intera generazione di medici e studiosi, variamente impegnati nella conservazione dei preparati biologici e nell'esecuzione di modelli anatomici in cera. Proprio i modellatori del Museo si richiamarono nei loro duplicati alle esperienze e alle tecniche già praticate nell'Officina di Ceroplastica del museo La Specola. I modelli realizzati - e qui riproposti nella loro prima catalogazione, cominciata nel 1834 - testimoniano con rigore scientifico e formale le più importanti patologie del XIX secolo. La collezione di cere anatomiche comprende numerose riproduzioni, opera soprattutto di Giuseppe Ricci, Luigi Calamai ed Egisto Tortori. I pezzi patologici, poi, mostrano - nei vocaboli desueti che ricorrono nelle descrizioni delle loro storie cliniche - i segni dell'evoluzione del linguaggio specifico del settore medico. Il testo originale è completato da un indice analitico e biografico dei medici citati nel catalogo, un'accurata bibliografia di riferimento e un inserto con gli scatti di Lorenzo Mennonna a testimonianza del livello artistico raggiunto da questi maestri della ceroplastica.